Stai pianificando le tue vacanze in Sicilia e, magari, proprio nella zona dei Nebrodi? Noi di Ttattà Go vogliamo che la tua sia un'esperienza indimenticabile e non vogliamo che tu ti perda nulla! Proprio per questo... ecco una lista di tutti i paesi e delle meraviglie che puoi ammirare in ognuno di essi! Pronti con carta e penna? E allora si parte!
I Nebrodi: un luogo unico
I Nebrodi o Caronie sono una catena montuosa situata nella Sicilia settentrionale, in provincia di Messina. Essi sono parte dell'Appennino Siculo, insieme alle Madonie e ai Peloritani. Il nome "Nebrodi" deriva da greco nebrós, "cerbiatto"; molto probabilmente perchè un tempo era dimora di vasta popolazione appartenente a questa specie. Oggi i Monti Nebrodi sono conosciuti per le sue bellezze paesaggistiche e per le sue particolarità gastronomiche, come la carne e i salumi del Suino Nero dei Nebrodi e la famosa Provola dei Nebrodi D.O.P. Ma cosa rende unico questo massiccio montuoso? Sicuramente la cultura, il cibo e la varietà di paesi che è possibile visitare, ognuno con la sua antica storia e i suoi stupendi monumenti.
I Paesi dei Nebrodi: 25 luoghi che non puoi perdere!
I Nebrodi sono un luogo ideale per le tue vacanze: troverai spiagge meravigliose, ma anche luoghi mistici, vallate e percorsi perfetti per una scampagnata!.
1. Alcara Li Fusi
Alcara Li Fusi è un piccolo paese collocato a 398 metri sul livello del mare. Fiume, lago, monumenti e sentieri: questo territorio collinare presenta delle particolarità uniche. Il suo nome pare derivi dal termine arabo al-hara”, cioè ‘quartiere, vicolo". La prima fonte certa sull'esistenza di Alcara Li Fusi, ci giunge dal diploma del Conte Ruggero I di Sicilia, datato 1096, conseguito proprio presso l'antica città. I possedimenti di Alcara passarono sotto diverse famiglie nobili e giurisdizioni, diventando prima centro nevralgico di scambi commerciali intorno al Quattrocento e poi centro di produzione dei fusi da filatura (qui l'appellativo "Li Fusi") nell'Ottocento.
Oggi
Attualmente, Alcara Li Fusi è nota per la tradizionale Festa del Muzzuni, la più antica festa popolare d’Italia che rappresenta diversi e antichi culti popolari. Tra i maggiori punti di interesse del luogo troviamo oltre le numerose chiese appartenenti a diversi periodi storici, il Lago Maulazzo di Alcara Li Fusi, Il Villaggio Pastorale Stella, “Stidda”, Castel Turcio e le Grotte del Lauro. Per un approfondimento sulla storia e i punti di interesse ti consigliamo la lettura di questo articolo.
2. Brolo
Brolo, il cui nome pone le origini nel termine latino Brolium, cioè parco o giardino, nasce all'inizio nel IV secolo,periodo in cui faceva parte di un più ampio villaggio noto come "granaio del popolo romano". Quando i saraceni occuparono l'isola, tale tratto di costa venne soprannominato "Marsa Daliah", letteralmente "Porto delle vite", divenendo famoso per la pesca ed il commercio. La Brolo come la conosciamo oggi, però si sviluppò solo nel Medioevo, quando fu eretto il Castello normanno circondato dal centro cittadino, conformazione che è possibile ammirare ancora oggi. Oltre alla stupenda spiaggia, sulla quale è possibile ammirare lo Scoglio di Brolo, è possibile visitare il Castello, il Museo delle fortificazioni marinare della Sicilia, Museo storico della Pena e della Tortura e molte chiese di diverse epoche storiche. Per un approfondimento sui singoli punti di interesse, leggi questo articolo.
3. Naso
La Città di Naso è un comune dei Nebrodi ricco di arte e storia: situato a 498 m sul livello del mare, questo paesino prende il nome dal termine latino Nasus che significa "sporgenza", proprio per la sua posizione strategica a picco sul mare. La nascita di questo paese pone le sue radici nella mitologia greca: pare,infatti, che la sua fondazione risalga al 1218 a.C ad opera di Agathirnos, figlio del Dio dei Venti Eolo.Nonostante tra il Seicento e il Settecento numerosi terremoti rasero al suolo il vecchio castello e parte della cinta muraria, è possibile ancora oggi ammirare alcune opere risalenti anche all'XIsecolo. +
San Cono
Questo centro nebroideo, inoltre, è molto famoso per essere il luogo di nascita di San Cono, patrono di Naso e del paese omonimo nel Catanese. Tra le sue piccole vie potrai ammirare diversi monumenti, numerose chiese e panorami mozzafiato: insomma, sarà difficile annoiarsi in un paese come questo! Tra i più meritevoli luoghi troviamo il Tempio di San Cono ( con la stupenda Cripta in stile barocco), Palazzo Piccolo, il museo di arte sacra e, per gli amanti della natura, il sentiero di trekking "le 4 strade"! Per un approfondimento sui singoli punti di interesse, leggi questo articolo.
4. Capo D'Orlando
Capo d'Orlando è una delle maggiori mete turistiche della provincia di Messina e uno dei migliori posti da vedere in Sicilia. Con un lungomare di quasi 10 km che si affaccia sulle Isole Eolie, questo piccolo paesino è davvero unico nel suo genere. Nonostante le ridotte dimensioni e la sua recente indipendenza dal territorio di Naso, Capo d'Orlando possiede più di un primato in diversi ambiti, soprattutto nello sport. L'attrazione maggiore del paese è sicuramente il mare cristallino, ma no è l'unica. Musei, chiese, parchi, terme, il grande Faro e il nuovissimo Porto ricco di ristoranti e negozi: queste sono solo alcuni dei punti di interesse da non perdere! Per un approfondimento sui singoli punti di interesse, leggi questo articolo.
5. Capri Leone
Capri Leone è un piccolo borgo collinare che comprende anche un agglomerato urbano in una zona pianeggiante, la frazione Rocca. Origine del nome è controversa e la sua storia lo è altrettanto: nata con ka dominazione bizantina nello stesso periodo in cui viene fondata l'antica Demenna (attuale San Marco D'Alunzio), subisce, i seguito, anche la dominazione araba. Nel 1299 passa alla storia come il luogo in cui avvenne la famosa battaglia tra Federico III e Giovanni II d'Aragona.
Leone
Patrioti "fin nel midollo", gli abitanti del luogo, a cui si deve l'appellativo "Leone" proprio per il coraggio dimostrato in diverse occasioni, ebbero un ruolo importante nei moti rivoluzionari che portarono all'unità d'Italia (fonte qui). Oggi nel piccolo comune dei Nebrodi è possibile ammirare molte chiese come il Santuario di Maria SS del Tindari e la Chiesa di San Costantino (patrono della città), ma anche palazzi e piazze di notevole interesse storico.
6. Castell'Umberto
Castell'Umberto è collocato a 660 metri sul livello del mare. Anticamente, questa zona veniva indicata con il termine "Castania", molto probabilmente derivato da "Castrum Aeneae", letteralmente "Fortezza di Enea". La storia di Castell'Umberto si intreccia a quella di paesi lmitrofi, infatti, l'antica Castanìa comprendeva anche il territorio circostante all'attuale Castell'Umberto, inclusi parte di Tortorici e San Salvatore di Fitalia. Grazie alla sua posizione strategica, nel periodo bizatino, Castanìa fu una delle più importanti roccaforti contro le invasioni saracene. Diverse sono le popolazioni che hanno dominato la zona nel corso dei secoli e altrettanto numerose sono
Da Castanìa ai giorni nostri
All'inizio del XX secolo venne ricostruito l'intero centro del paese Iniziarono quindi i lavori per la costruzione del nuovo centro, in onore del principe ereditario Umberto I, dal quale prese il nome. Oggi il paese è molto conosciuto nell'intera provincia grazie al bellissimo Parco Ecologico, ma è possibile ammirare anche diverse costruzioni storiche come il Castello di Sollima, il Frantoio Monumentale del XVI secolo e il caratteristico Borgo Luigi. Per un approfondimento sui singoli punti di interesse, leggi questo articolo.
7. Ficarra
Ficarra si estende su tre colline tra le quali si formano due valli. La formazione del primo centro abitato ha origini antichissime risalenti all'epoca fenicia, anche se molte informazioni al riguardo sono avvolte nella leggenda. Il primo documento ufficiale è in cui appare per la prima volta Ficarra risale al 1082: si tratta del diploma del conte Ruggero I di Sicilia. Molto probabilmente, però, prima del periodo normanno, questo piccolo paese fu un rinomato borgo saraceno, come riportano alcune testimonianze risalenti al 1198. Con l'arrivo degli Svevi, il paese passò nelle mani di diversi reggenti fino al 1738, anno in cui fu venduto all'asta per 38600 onze ad Ignazio Vincenzo Abate, Marchese di Longarino. Da quel momento, molti nobili costruirono diversi palazzi nel centro del paese, tra cui il Palazzo Baronale.
Oggi
Nel 1823 Ficarra divenne Comune e venne inclusa nel distretto di Patti e aggregata alla stessa Diocesi (fonte ComunediFicarra). Oggi, tra le sue vie, possiamo ammirare diversi monumenti particolari come le Statue Bronzee, il Castello e la fortezza carceraria, ma anche molti musei come La Casa del baco da seta,il Museo delle Mille e una Notte e il Museo delle Ceramiche. Per ulteriori approfondimenti sui punti di interesse, leggi questo articolo.
8. Floresta
Floresta, con i suoi 1275 metri sul livello del mare, è il comune più alto della Sicilia. Il nome "Floresta" sembri derivare da termine latino "Foresta", anche se una corrente di pensiero meno accreditata attribuisce tale nome all'espressione "Flos aestatis", letteralmente "Fiore d'estate". Le prime notizie di una civilizzazione di Floresta ci arrivano proprio dalla dominazione romana intorno al 260 a.C: in questo periodo, infatti, Floresta divenne luogo di lavori forzati da parte di schiavi e prigionieri di guerra. Gli insediamenti in questa zona dei Nebrodi continuarono a crescere fino all'alto medioevo, periodo in cui vi fu un repentino spopolamento a causa dei rigidi inverni.
Oggi
La sua popolazione crebbe nuovamente nella seconda Metà del Settecento, nel 1820 diventò ufficialmente un Comune ma, all'inizio del Novecento, il paese subì un'ulteriore battuta d'arresto che lo portò ad una seconda spopolazione a causa della sua posizione isolata. Attualmente, Floresta è uno dei siti turistici più in vista dei Nebrodi, ma la popolazione non raggiunge neanche i 500 abitanti. Meta degli amanti della natura, al suo interno è possibile ammirare gli antici "Cùbburi", rifugi dei pastori durante le transumanze, un fantastico bosco e la fonte del fiume Alcantara. Per ulteriori approfondimenti sui punti di interesse, leggi questo articolo.
9.Frazzanò
Frazzanò, Il cui nome deriverebbe dalla folta presenza nel territorio di alberi di faggio, la cui ghianda in dialetto viene denominata "frazza", si colloca nella Valle di Fitalia. Le sue origini risalgono al periodo di dominazione araba e, anch'esso passò alla dominazione saracena e, successivamente a quella normanna e aragonese. Attualmente vi sono molti punti di interesse da poter ammirare come la casa natale di San Lorenzo, il Monastero di Fragalà e delle bellissime installazioni di street art
10.Galati Mamertino
Galati Mamertino è un piccolo centro agricolo dall'impostazione urbana medioevale. La sua fondazione sembra risalire al periodo greco, ma l'attuale nome deriva dall'arabo Qal'at, "rocca", e si riferirebbe alla rupe su cui sorge il paese. L'appellativo Mamertino, invece, si riferisce al'antico culto del dio Marte, molto diffuso in queste zone della Sicilia durante la dominazione romana. Oggi, a Galati Mamertino è possibile ammirare, oltre a chiese e palazzi storici, diversi musei come il Museo degli antichi attrezzi della civiltà contadina, il Museo dei Fossili e il Museo della Musica.
11. Gioiosa Marea
Come gli altri Paesi dei Nebrodi, anche Gioiosa Marea ha una storia molto antica: le prime testimonianze storiche ci arrivano dal V secolo a.C, anni in cui vi furono numerosi insediamenti da parte di diverse popolazioni. ll primo centro abitato, corrispondente alle zone limitrofe al Monte Meliuso, risale proprio all'anno della liberazione dei Saraceni da parte del conte Ruggero I d'Altavilla, avvenuta nel 1062. Il centro divenne noto sotto il nome di Gioiosa Guardia, grazie alla sua posizione strategica. Grazie proprio alla sua posizione, Gioiosa Guardia non fu oggetto di invasione da parte dei pirati che, in quegli anni, devastarono i paesi limitrofi. Nel 1407 il paese divenne uno dei maggiori centri di pesca al tonno, con sede della Tonnara.
Oggi
All'apice della sua crescita, Gioiosa Guardia fu stroncata da un terremoto che costrinse gli abitanti a spostarsi in prossimità del mare, dando vita all'odierna Gioiosa Marea. Oggi questo paese è molto famoso per il suo caratteristico Carnevale del Murgo, ma anche per diversi punti di interesse come la Walk of Fame dedicata ai personaggi sportivi nati a Gioiosa, la Grotta del Tono e la sua bellissima spiaggia. Per ulteriori approfondimenti sui punti di interesse, leggi questo articolo.
12. Longi
Il nome di Longi deriva dal latino "Castrum Longum", trasformato poi in Longum e, infine in Alongi, semplificato in Longi. Ilpaese nasce intorno all'anno Mille, quando gli abitanti di Castro, a causa delle invasioni saracene, si spostarono nell'attuale Longi. Diventato feudo, fu invaso prima dagli arabi, dai normanni e dagli svevi. Oggi, tra le sue vie è possibile ammirare il Castello Medioevale, diverse chiese e il bellissimo Bosco di Mangalaviti.
13. Mirto
Mirto è una vallata che si trova tra il torrente Fitalia ed il Chida, oggi noto come Rosmarino. Eretto nel 1282 e sede dell'antica università medioevale, Mirto è sede di numerosi scontri sanguinosi e, come gli altri paesi dei Nebrodi, viene dominato da un susseguirsi di popolazioni che lasciano diverse testimonianze storiche ancora visibili. Tra queste troviamo la Chiesa e il Convento dei Frati minori osservanti, il Duomo di Santa Maria Assunta in Cielo e il Museo del Costume e dell Moda.
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14. Montagnareale
Montagnareale, un tempo noto come Casale della Montagna, ha fatto parte per lungo tempo del territorio di Patti. La sua economia era basata per lo più sull'allevamento di maiali e di pecore, sulla coltivazione intensiva di castagne e fichi e sulla fiorente industria della seta e del lino. Nonostante sia sempre stato un paese florido, solo nel 1636 riesce a guadagnarsi l'indipendenza, diventando Montagna Reale. Durante la Seconda Guerra Mondiale il paese fu bombardato insieme a gran parte della vicina Patti, subendo notevoli danni al suo centro storico. Nonostante ciò, possiamo ancora ammirare diverse belelzze storiche, come la Rocca Saracena, il Mulino di capo e la Chiesa di San Sebastiano.
15. Montalbano Elicona
Montalbano Elicona è e uno dei migliori posti da vedere in Sicilia. Questo paese è famoso in tutto lo stivale per far parte del circuito dei borghi più belli d'Italia e per essere stata proclamata Borgo dei borghi nel 2015. Le prime testimonianze sul borgo ci giungono dal XI secolo. Nel 1232, dopo il dominio di diversi popoli, decise di appoggiare il papa e rivoltarsi contro Federico II di Svevia, che aveva donato al paese il suo periodo di più grande splendore. Il feudo, così, passò nelle mani di diversi reggenti. Oggi è un posto davvero magnifico per immergersi nelle atmosfere medioevali. Vi consigliamo di ammirare le piccole viuzze del centro storico, il famoso Castello e la Riserva Naturale del Bosco di Malabotta. Se invece volete assaporare la bellezza mistica del luogo, fate visita ai megaliti dell'Argimusco.
16. Patti
Le prime notizie storiche sull'esistenza di Patti ci giungono dal 1094, anno in cui Ruggero I di Sicilia fondò il monastero benedettino di SS. Salvatore che testimoniano l'esistenza della città di Patti risalgono al 1094, quando il gran conte Ruggero I di Sicilia fondava a Patti il monastero benedettino del SS. Salvatore. Diversi, però, i reperti (come il famoso teatro) che ci informano sulle origini più antiche del centro. Nel 1131 fu istituita la diocesi di Patti e Lipari, facendo acquisire al centro una crescente importanza economica ed amministrativa in tutto il territorio messinese. Oggi, a Patti possiamo godere, oltre che della bellissima spiaggia, anche di unicità storiche come il Santuario della Madonna del Tindari e l'antico Teatro Greco.
17. Piraino
Piraino fu fondato dagli Arabi nel IX secolo e, dopo essere passato sotto il dominio di diversi popoli, appartenne a differenti famiglie feudali. Nota come "Perla del Tirreno" grazie alla sua bellezza, oggi è meta di numerosi turisti per via dell'imponente Torre Saracena, della Torre delle Ciavole e della famosa Guardiola.
18. Raccuja
Le prime testimonianze sull'esistenza di Raccujanel territorio dei Nebrodi risalgono al periodo bizantino, intorno al VI secolo d.C. Nel 1296 diventa feudo degli Orioles. Nel 1552 il feudo diventa contea a passa sotto il dominio dei Branciforti, i quali la trasformano in un centro fiorente, soprattutto dal punto di vista artistico. Durante il Risorgimento, alcuni nobili acquistano il territorio, spartendolo tra loro. Oggi è possibile ammirare tra le sue vie diversi punti di interesse come il Castello Branciforti, le Tholoi, antichi rifugi dei pastori, e diverse chiese di importante valore storico.
19. San Marco D'Alunzio
La fondazione di San Marco D'Alunzio si colloca intorno al IV secolo a.C. ad opera dei greci che la denominarono Alontion. Si tratta di uno dei migliori posti da vedere in Sicilia. Fu successivamente conquistata dai romani che cambiarono il suo nome in Aluntium. Con l'arrivo dei bizantini divenne la città di Demenna che, con l'invasione araba, divenne centro della famosa Val Demone. Con il successivo dominio dei Normanni, Demanna diventa ufficialmente San Marco, in onore dell'evagelista. Un avolta divenuto feudo, passò sotto il dominio di diversi nobili fio a quando divenne Comune. Il 30 luglio del 1862 il Consiglio Comunale decise di aggiungere il vecchio appellativo greco-romano "D'Alunzio" al nome del paese, per ricordare le origini del paese. Oggi San Marco D'Alunzio è un paese ricco di storia, dal fascino incredibile. Diversi sono i punti di interesse, tra i quali i ruderi del Castello Normanno, il Tempio di Ercole e diverse chiese dal valore artistico unico.
20. San Salvatore di Fitalia
San Salvatore di Fitalia è un piccolo paese dei Nebrodi, collocato a 603 metri sul livello del mare. Si tratta di una zona collinare la cui storia affonda le radici in epoca ellenica: l'appellativo "Fitalia", infatti deriva dal greco Fytalìa, cioè "terreno adatto alla coltivazione, terreno florido". Nonostante la sua nascit risalga al periodo greco, le prime fonti storiche certe sono datate 1094, quando Ruggero di Calabria, donò i Castelli di Fitalia e di SS Salvatore al vicino Monastero di San Bartolomeo apostolo di Lipari, fondato da lui stesso alcuni anni prima. La sua storia fu parecchio travagliata a causa di alcuni domini molto rigidi, ma nel 1300, la sua sorte migliorò quando venne riconosciuta con il nome di SS Salvatore dal signore di Cammarata del tempo.
Oggi
Oggi è possibile ammirare diversi punti di interesse come il Centro culturale polivalente e Museo delle tradizioni religiose, la Chiesa di Santa Maria Assunta e un bellissimo percorso di strutture artistiche in ferro. Per ulteriori approfondimenti, consigliamo la lettura di questo articolo.
21. Sant'Angelo di Brolo
Le origini di Sant'Angelo di Brolo risalgono al periodo normanno. Successivamente il paese divenne feudo e raggiunse il suo apice economico tra il XVI e il XVII secolo. Oggi è possibile ammirare, oltre alle molteplici chiese, la Torre Saracena e il complesso medioevale.
22. Sinagra
Sinagra fu uno dei primi insediamenti nei Nebrodi e nacque in epoca romana. Le prime fonti storiche certe, però ci arrivano dal periodo normanno. A questo paese tocco la stessa sorte di tutti gli altri centri nebroidei: passò sotto il dominio delle popolazioni che invasero all'epoca la Sicilia e successivamente divenne feudo. Nel 1812 diviene comune autonomo, ma la sua crescita fu stroncata da un'alluvione. Adesso Sinagra è un piccolo paesino di pochi abitanti immerso nel verde, nel quale è possibile ammirare la Grotta del Beato Diego, il Castello di Sinagra, diversi monumenti e tantissime chiese storiche.
23. Torrenova
Torrenova ha una storia piuttosto recente rispetto agli altri paesi dei Nebrodi: un tempo facente parte di San Marco D'Alunzio, ottiene la sua indipendenza solo nel 1984. Il suo nome deriva dalla presenza di numerosi torri militari erette a partire dal XV secolo. Queste torri hanno diversi nomi e possono essere ancora visitate. Altre attrazioni sono la Grotta di Scodoni e la Piazza dello Zodiaco.
24. Tortorici
Tortorici è un paese dei Nebrodi conosciuto con l'appellativo di "Città della Nocciola", proprio per via dei numerosi noccioleti che popolano le sue 72 borgate. Molto probabilmente, il paese nasce in seguito all'insediamento di un gruppo di profughi, arrivati dall'Africa el Nord verso la fine del VII secolo. Con l'arrivo degli arabi in Sicilia, molto probabilmente (non vi sono fonti storiche certe), Tortorici diventa nota con il nome Mangabah. Cambia nuovamente nome nel corso dei secoli, infatti in in alcuni documenti datati 1151, viene indicato con i nomi erra di Turris Tudich o Turris Tudith. Con l'arrivo degli Svevi, Tortorici diventa feudo e passa sotto il dominio di diverse famiglie nobili. In questi anni, Tortorici inizia lentamente la sua espansione che raggiunge l'apice nel 1300, con la costruzione di numerose chiese, botteghe e anche della Cinta Muraria. In questo periodo, Tortorici diventa famosa per la lavorazione del bronzo e la fabbricazione di campane.
Oggi
Dopo la liberazione dal sistema feudale, Tortorici vive un periodo di splendore, stroncato da un'alluvione nel 1682. Al giorno d'oggi, Tortorici ha un ruolo centrale per la produzione di nocciole ed è molto apprezzato per il suo bellissimo paesaggio, ricco di vegetazione e laghi. Vi consigliamo di fare visita alla vecchia Fonderia di Campane, ai diversi musei e ai diversi percorsi naturalistici. Per ulteriori approfondimenti, consigliamo la lettura di questo articolo.
25. Ucria
Ucria è un piccolo centro montano le cui origini non sono certe. Sembra che il nome derivi dall'arabo "Kerya" cioè “il villaggio”. Per la sua posizione, era un importante luogo strategico per avvistare l'arrivo dei nemici. Subì anch'essa le diverse dominazioni secolari che si alternarono in Sicilia. Oltre alle diverse Chiese, è possibile visitare due musei: il Museo Tipologico delle Arti e delle Tradizioni in Sicilia e il Museo Pedagogico dell'Arte e della Creatività Giovanile.
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