Con l'arrivo della primavera, i Nebrodi si risvegliano in tutto il loro splendore, offrendo panorami mozzafiato e esperienze indimenticabili per gli amanti della natura e dell'avventura. In questo articolo, esploreremo insieme i 7 posti più belli da visitare sui Nebrodi durante questa stagione. Dalle vette montuose ai laghi cristallini, dai boschi rigogliosi alle antiche cittadine ricche di musei e monumenti, i Nebrodi sono pronti ad accogliervi con la loro bellezza selvaggia e autentica. Preparatevi a lasciarvi incantare dalla magia di questo angolo di paradiso siciliano e a scoprire i luoghi più suggestivi che la primavera ha da offrire nei Nebrodi.

1) Cascate del Catafurco - Galati Mamertino

La Cascata del Catafurco, situata a Galati Mamertino, è una cascata naturale con un dislivello di circa 30m lungo il corso del torrente San Basilio all'interno del Parco Naturale dei Nebrodi. Alla base della cascata le acque si raccolgono in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove, nella bella stagione, è possibile trovare ristoro dal grande caldo.

2) Grotta Del Lauro - Alcara Li Fusi

La Grotta del Lauro si trova ad Alcara Li Fusi, alle falde del possente massiccio dolomitico di formazione calcarea della Rocca del Crasto, a 1068 metri sul livello del mare. È una vera e propria meraviglia naturale non soltanto per il territorio di Alcara, ma per tutto il comprensorio dei Nebrodi: è la più grande ed articolata tra le cavità carsiche non solo del versante occidentale delle Rocche del Crasto, ma di tutto il Valdemone. Il percorso per raggiungerla è assai tortuoso e per una parte costeggia la verticale faglia della Rocca Calanna per poi arrampicarsi sul massiccio del Crasto ove si trova l’apertura. L’interno, pieno di stanze e cunicoli, è un vero e proprio percorso che si spinge verso le viscere della terra, costellato da grandi stalattiti e stalagmiti che assumono le forme più particolari. Nella Grotta sono state fatte anche importanti scoperte di carattere archeologico e zoologico.

3) Cripta di San Cono - Naso

La Cripta di San Cono presente all'interno del Tempio dedicato al Santo Navacita situato a Naso La Cripta di San Cono presente all'interno del Tempio dedicato al Santo Navacita, è stata realizzata sopra un'altra chiesa a croce latina, di cui occupa un lato e, protetta da tre cortine di ferro e sette chiavi, custodisce le reliquie del Santo all'interno di urne d'argento. La Cripta è un'opera d'arte di inestimabile valore, ricca di marmi pregiati e di dipinti che raffigurano i prodigi di San Cono Abate, come ad esempio la benedizione al paese di Naso, il momento in cui estirpa il verme dall'orecchio del figlio del Governatore di Naso, San Cono in estasi al momento della sua morte e molte altre bellezze artistiche presenti in questo luogo di estremo fascino.

4) Torre Saracena - Piraino

La Torre Saracena diPiraino Edificata tra il X e il XII secolo, aveva scopi di controllo e di difesa del territorio circostante data la sua posizione strategica che domina il vastissimo tratto di costa da Capo d’Orlando fino a Capo Calavà e l’entroterra della vallata del torrente Sant'Angelo dalla quale Infondo, dietro i monti Nebrodi, si scorge la mole maestosa dell’Etna. La torre merlata, edificata in pietra arenaria, è di pianta circolare ed è’ alta 16 metri. La porta principale, posta a metà dell’altezza del corpo architettonico è raggiungibile mediante una scala in ferro agganciata all’ esterno dell’edificio. Internamente la torre si struttura su due livelli sovrapposti e collegati tra di loro con scale interne. Oltre questi sulla sommità è posta una terrazza delimitata da merlature dalla quale è possibile perdersi in una stupenda visuale a 360 gradi. L’interno dell’edificio oggi funge come spazio espositivo.

5) Casa del Baco da Seta - Ficarra

La Casa del Baco da Seta, situata a Ficarra Questo piccolo spazio museale, allestito all'interno di Palazzo Ferraloro, nasce con l'obiettivo di mostrare ai visitatori le varie fasi della lavorazione della seta, dall'allevamento del baco alla produzione del pregiato filato. La Casa del baco vuol ricordare anche le fiorenti attività artiginali di Ficarra che, fino alla metà del '900, erano specializzate nella produzione e nel commercio della seta. A Ficarra, come in tutta l’area dei Nebrodi, la coltivazione del baco è stata una risorsa per molti secoli. Il ciclo del baco da seta e la tecnica di lavorazione al telaio si possono ammirare nella struttura che ospita la ricostruzione di un ambiente tipico d’epoca ottocentesca. Dal mese aprile al mese di settembre è possibile vedere la metamorfosi del baco vivo nelle varie fasi. Il museo è aperto e visitabile tutti i giorni..

6) I Cùbburi - Floresta

I Cubburi, facilmente visibili a Floresta sono delle piccole costruzioni realizzate in pietra a secco molto diffuse nella Sicilia orientale e, in particolare, nell’area dei Nebrodi. Queste curiose strutture venivano costruite in passato nelle zone destinate a pascolo ed erano utilizzate come rifugio dai pastori. L’impianto architettonico è di forma circolare, talvolta quadrangolare. A partire dalle fondamenta, i conci lapidei sono disposti concentricamente, in modo che ogni fila sostenga quella superiore. La costruzione è coronata da una pseudocupola a sistema pesante, che fa ricadere la struttura nella tipica tipologia della tholos.

7) Borgo medievale - Montalbano Elicona

Istituito Borgo più bello d'Italia il 5 aprile 2015, Montalbano Elicona è un paese in provincia di Messina che conserva intatta la sua storia antichissima. Ne sono testimonianza vicoli e viuzze medievali che splendide accompagnano la vita del centro abitato. Le prime testimonianze sull'esistenza del borgo risalgono all'XI secolo, quando risultava possesso demaniale. Nel 1232 si rivoltò contro Federico II di Svevia, parteggiando per il papa insieme ad altri centri. Successivamente appartenne a diversi feudatari: a Matteo Palizzi nel 1350, a Vinciguerra d'Aragona nel 1359, ai De Sidot nel 1396, ai Romano Colonna, ai Bonanno nel 1587.

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