Salina è l'isola più fertile e fiorente dell'arcipelago delle Eolie, ricca di vitigni e famosa per i capperi. Qual è la sua storia, ma soprattutto: cosa è possibile ammirare nella sua frazione principale, Malfa? Scopriamolo insieme.

La storia 

La storia di Salina è inscindibilmente legata a quella delle altre isole dell'arcipelago: i primi reperti storici, appartenenti a insediamenti di uomini preistorici, risalgono addirittura al V millennio a.C. Nel corso dei secoli, l'isola fu scossa da grandi tumulti e battaglie, diventando oggetto di contesa tra diversi popoli. Con l'arrivo dei greci, in particolare degli Eoli, essa prese il nome di Didyme, traducibile con "gemelle", in riferimento ai due colli identici che si ergono ai lati dell'isola. Il nome attuale, Salina, invece, risale alla più recente epoca romana: i romani, infatti, utilizzavano il laghetto dell'attuale frazione di Lingua proprio per estrarre il sale. Con l'arrivo degli arabi l'isola subì una massiccia desertificazione, divenendo meta, nel XII secolo, dei profughi amalfitani che diedero il nome all'attuale frazione di Malfa.

 

Dal Cinquecento ai giorni nostri

Nonostante questi saltuari insediamenti, Salina ritornò all'antico splendore soltanto intorno al 1500, quando il Vescovo di Lipari concedette dei fondi enfiteutici. Grazie a questa offerta, Salina tornò rigogliosa: a testimonianza di ciò abbiamo gli scritti dell'abate Gerolamo Maurando che, giunto nel 1544 nelle Eolie, riportò il suo stupore per le floride attività economiche presenti a Salina. L'isola raggiunse il massimo del suo splendore durante l'Ottocento: la domanda di Malvasia aumentò all'improvviso e permise a Salina di guadagnarsi un ruolo di rilievo negli scambi commerciali internazionali, rifornendo anche le armate inglesi giunte in Sicilia per combattere Napoleone. Tutto ciò sancì la definitiva autonomia economica di Salina che si trasformò, nel 1867 in autonomia amministrativa, diventando comune indipendente. Adesso, Salina è una delle Isole del mediterraneo con maggiore afflusso di turisti e grande punto di riferimento per la coltivazione dei capperi e la produzione di Malvasia.

 

Cosa vedere a Malfa: ecco i 13 luoghi che non puoi perderti!

Dopo avervi raccontato un po' di storia, adesso vediamo cosa è possibile visitare a Malfa, Comune di Salina.

 

1. Chiesa di Sant'Onofrio

La chiesa di Sant'Onofrio, situata a Pollara nel Comune di Malfa, a Salina, risale al 1853, al suo interno troviamo la statua dell’Immacolata di Sant’Onofrio, alcuni dipinti dedicati alla vergine Maria e il caratteristico pavimento originario.  L'origine del culto patronale di Sant’Onofrio è stato, nel corso dei secoli, alimentato tante leggende, anche per via del ritrovamento della grotta (di cui ancora sono visibili i resti, vicini ad una pozza intitolata al santo) dove vuole la tradizione avrebbe vissuto il Santo da eremita.

Il culto di Sant'Onofrio

Sant'Onofrio si insediò nella piccola borgata di Pollara, probabilmente prima che la stessa venisse abitata, vivendo in una grotta e meritandosi la santità con la severità dei digiuni e la rettitudine della propria vita. Pollara, infatti, secondo la tradizione, risulta fondata intorno al XII secolo, da un gruppo di agricoltori calabresi che colonizzò questa porzione dell'isola esposta ad ovest, portandosi dietro il culto di S. Onofrio. Se questa ricostruzione fosse esatta, il santo patrono della piccola comunità eoliana non sarebbe, come si è sempre pensato, un monaco orientale ma un eremita calabrese della zona del vibonese. Sant'Onofrio, infatti, è venerato in Calabria ed è un monaco di quella regione. Tutto ciò fa supporre che il ricordo del monaco orientale e il culto per il santo calabrese si siano sovrapposti dando origine all'attuale leggenda di S. Onofrio.

 

2. Murales Massimo Troisi e Pablo Neruda - Film "Il postino"

Nella piazzetta antistante la chiesa di Sant'Onofrio, a Pollara, è possibile ammirare il murales di Massimo Troisi e Pablo Neruda che sembrano chiacchierare seduti su una panchina. Dal meraviglioso film "Il postino" un bel ricordo per l'isola di Salina.

 

3. Panorami mozzafiato di Salina

L'isola di Salina permette di ammirare dei panorami stupendi: Malfa, in partcolare, presenta dei punti strategici unici nel suo genere.

  • Panorama sullo scoglio di Pollara
  • Panorama sulla Spiaggia dello Scario
  • Panorama su Stromboli e Panarea 
  • Faraglione di Pollara
  • Arco su Pollara, formatosi nel tempo dall'erosione del mare.
  • Vista su Borgo marinaro di Pollara
  • Punto panoramico semaforo di Pollara

Punto panoramico semaforo di Pollara

Il punto panoramico di Pollara è un’area attrezzata per poter ammirare uno dei tramonti più belli al mondo: affaccia sulla baia di Pollara dove sorge l’unica spiaggia/paese d’Italia costruita sui resti di un cratere vulcanico, dove Alicudi e Filicudi fanno da sfondo ad uno scenario molto suggestivo. L’area è situata ai piedi delle rovine del cosiddetto Castello o Semaforo di Pollara: un’antica Torre di Avvistamento della Marina Militare dove presto verrà realizzato un progetto di ristrutturazione e valorizzazione per dar vita al Panopticon Museum dei mari, dei vulcani e delle stelle.

 

4.Spiaggia dello Scario 

Nello splendido scenario della costa di Malfa, tra Capofaro e Pollara, nella zona centrale del paese, la spiaggia dello Scario è il punto di riferimento per godersi bagni di relax nel mare cristallino, distensive nuotate e spettacolari attività di snorkeling in grado di soddisfare tutti gli appassionati. Il mare incontaminato regala momenti paradisiaci e la spiaggia, caratterizzata da grandi ciottoli, rimanda ad un’atmosfera selvaggia e intatta da secoli. La spiaggia è facilmente raggiungibile a piedi, dal centro del paese e in autobus vi è una fermata dedicata. Inoltre, si dispone di un parcheggio per poterla raggiungere in auto o moto. Una suggestiva scalinata vi condurrà alla spiaggia attraverso un paesaggio incantevole che affaccia sulle vicine isole di Stromboli e Panarea.

 

5. Chiesa di Sant'Anna​ 

La prima cappella dedicata alla Madre Sant'Anna e alla Natività di Maria risale al 1605. Un tempo la devozione per Sant'Anna e Maria Bambina era diffusa in tutta l'isola di Salina, infatti vi erano numerosi fedeli che, in pellegrinaggio, raggiungevano la Chiesa di Capo di buon mattino dalle varie località dell'isolaata perché sopravvisse alla tragica alluvione del 1682, nella quale andarono distrutti molti degli edifici di Tortorici. La Chiesetta conserva tuttora un portale bugnato.

 

6. Chiesa dell'Immacolata

La chiesa dell'Immacolata, sull'isola di Salina, venne aperta al culto nel 1928. Nel 1933 il vescovo la consacrò per la ricorrenza del secondo centenario della prima chiesa dedicata a San Lorenzo, patrono di Malfa. La Chiesa sorge nella via Principale del comune di Malfa, la via Roma affacciandosi nella piazza del paese caratterizzata dalla Rosa dei venti scalfita sul pavimento.

 

7. Sentiero n.7 da Malfa a Monte Fossa delle Felci

L'isola di Salina è ricca di percorsi escursionistici per gli amanti del trecking e della natura. Il Sentieron.7 è un sentiero impegnativo e presenta una forte pendenza alcuni minuti dopo la partenza da Malfa, è caratterizzato da macchia mediterranea (corbezzoli, eriche, ecc...) e castagni. Costeggia il Vallone Fontana. Porta a un bivio dove entrambe le strade conducono a Monte Fossa delle Felci. Per info e prenotazione escursioni contattare umarruggiu.it

 

8. Pollara

Pollara è un piccolo borgo marinaro, situato nel Comune di Malfa, circondato da una vasta corona naturale formata dallo scivolamento in mare di metà dell’antico cratere del vulcano di Salina.

Qui si svolge la coltivazione dei capperi più pregiati e nel tufo si scorgono le grotte scavate per dare ricovero alle barche; a fianco, nel basalto di punta del Perciato, si erge un impressionante arco di pietra. L’abitato sorge su un dolce declivio affacciato sul mare dando scena ai tramonti più belli del mondo.

 

9. Museo Eoliano dell'Emigrazione di Malfa

Il Museo Eoliano dell'Emigrazione di Malfa, nell'isola di Salina, fu uno dei primi in Italia, nato per volere del C.I.R.C.E. (Centro Internazionale di Ricerca per la Storia e per la Cultura Eoliana). Esso racconta di quei drammatici anni in cui gli isolani dovettero lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove: Argentina, Australia, Canada, Stati Uniti. Queste erano le grandi mete a cui gli eoliani guardarono dopo il disastro della filossera, ma sempre con l'immagine della propria isola nel cuore. Il museo è pieno di testimonianze dell'epoca: biglietti, passaporti, fotografie, documenti originali che conservano la memoria delle grandi emigrazioni.

 

10.Chiesa di San Lorenzo

San Lorenzo, protettore di Malfa il cui culto venne portato dai coloni amalfitani nel 1100 e che diedero il nome al paese. La chiesa fu edificata la prima volta nel 1733. Un tremendo terremoto nel 1926 la danneggiò notevolmente e fu ricostruita. Ancora oggi si conservano due dipinti risalenti al XVIII secolo. La festa del santo patrono ricorre ogni 10 di agosto.

 

11. Palazzo Marchetti

Palazzo Marchetti è una dimora storica del paese di Malfa, a Salina, che rappresenta una felice e originale sintesi tra lo stile ottocentesco eoliano e il confort moderno.

La vista panoramica sui vigneti e sul mare blu cobalto delle Eolie si sposa con il silenzio, rotto solo dal rintocco delle campane e dai suoni della natura. Palazzo Marchetti ospita eventi di rilievo, tra concerti, rappresentazioni teatrali, “lectures” di testi letterari, dibattiti e presentazioni di libri. Inoltre, ospita grandi e prestigiose manifestazioni come il Salina DocFest. Palazzo Marchetti fu costruito negli anni Venti da Antonino Marchetti, emigrato negli Stati Uniti da Salina. Nel 1993 il Palazzo fu donato all'Associazione Didime '90, allo scopo di promuovere attività educative e culturali per gli abitanti dell'Isola di Salina e per i numerosi turisti.

Da allora, eventi musicali, presentazioni di libri, esibizioni artistiche, festival gastronomici, incontri culturali, sono stati promossi dai volontari.

 

12. Porto Scalo Galera

Il piccolo porticciolo dei pescatori, che offre una splendida vista su Panarea e Stromboli, è oggi porto di alaggio per pescatori e barche. Storicamente era il porto principale di Malfa dove avvenivano gli scambi commerciali più importanti. Ancora oggi si possono ammirare gli antichi magazzini che servirono da rifugio per conservare le merci di scambio. Dal porto di Scalo Galera si possono noleggiare barche e gommoni per poter fare il giro dell’isola ed è punto di partenza per gite in barca organizzate verso le altre isole.

 

13. L'Osservatorio telegrafico di Pollara

L'Osservatorio telegrafico di Pollara è un'antica Torre di Avvistamento della Marina Militare dove presto verrà realizzato un progetto di ristrutturazione e valorizzazione per dar vita al Panopticon Museum dei mari, dei vulcani e delle stelle.

 

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