La cucina siciliana è un tripudio di sapori, e le frittelle di fave e carciofi ne sono un perfetto esempio. Croccanti all'esterno e morbide all'interno, queste frittelle sono ideali come antipasto o contorno. Scopriamo insieme come prepararle!

Ricetta 

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di fave fresche sgranate (o surgelate, se fuori stagione)
  • 4 carciofi
  • 2 uova
  • 100 g di farina 00
  • 50 g di pecorino siciliano grattugiato
  • 1 spicchio d’aglio
  • Prezzemolo fresco (un mazzetto)
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b. (per la frittura)
  • Succo di limone (per evitare l’ossidazione dei carciofi)

Procedimento

Per iniziare, pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e la barba interna, quindi tagliateli a fettine sottili e immergeteli in acqua acidulata con succo di limone per evitare che anneriscano. Se usate fave fresche, sgranatele e sbollentatele per circa 2-3 minuti in acqua salata, scolatele e, se necessario, rimuovete la pellicina esterna. Se invece utilizzate fave surgelate, seguite le istruzioni riportate sulla confezione. In una ciotola capiente, sbattete le uova con un pizzico di sale e pepe, poi aggiungete la farina setacciata, mescolando fino a ottenere una pastella omogenea e senza grumi. Unite il pecorino grattugiato, l’aglio tritato finemente, il prezzemolo tritato, le fave e i carciofi ben scolati, e mescolate bene il tutto. Scaldate abbondante olio extravergine di oliva in una padella profonda e, con l’aiuto di un cucchiaio, prelevate un po’ del composto e versatelo nell’olio caldo formando delle piccole frittelle. Friggetele poche alla volta per evitare di abbassare la temperatura dell’olio, cuocendole finché non saranno dorate e croccanti su entrambi i lati. Una volta pronte, scolatele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e servitele calde, magari con una spruzzata di succo di limone e guarnite con qualche fogliolina di prezzemolo fresco. Buon Appetito!

Consiglio:

Per una variante ancora più gustosa, puoi aggiungere un po' di menta fresca tritata al composto o sostituire il pecorino con il caciocavallo stagionato.<(p>