Questa settimana abbiamo aperto per voi le porte di uno dei mulini più longevi della provincia di Messina, un vero tesoro dell'arte molitoria: stiamo parlando di Mulini Siciliani di Vincenza Scarvaci, situato a Rocca di Capri Leone, che ci ha fatto entrare nel mondo della Semola Rimacinata

cLa Storia 

Mulini Siciliani nasce nel 1980 dall'amore di Cono Scarvaci per la sua Terra e per la materia prima di elevata qualità. Nonno Cono, infatti, non si è mai accontentato del semplice grano a buon mercato: il suo obiettivo era creare un prodotto unico, dalla vera essenza siciliana, che conservasse tutte le proprietà e gli aromi del vero grano duro siciliano. Dopo una lunga ricerca, riuscì ad individuare, nella provincia di Palermo, la zona perfetta per recuperare la sua materia prima d'eccellenza, producendo una semola rimacinata dalla qualità superiore. 

Gli anni Novanta

Negli anni Novanta l’azienda passa nelle mani della figlia Vincenza Scarvaci, attuale titolare del Mulino, e del genero Attilio che, non solo ampliano la produzione di semola rimacinata, ma introducono  una sezione consorzio all'interno dell’attività. Attualmente Attilio e Vincenza gestiscono l'azienda insieme alle figlie, i generi e ai nipoti, portando avanti la tradizione con passione e amore per il loro prodotto e garantendo la migliore qualità di grano siciliano disponibile sul mercato. "Siamo la terza generazione di mugnai, ma poniamo la stessa attenzione di mio padre nella scelta del grano e ad ogni fase del processo di produzione. Il nostro obiettivo è migliorare sempre di più la qualità del nostro prodotto" ci spiega Vincenza, figlia del fondatore e attuale titolare dell'attività

Dal Grano al Sacco

Ma come avviene la produzione di questa semola rimacinata d'eccellenza? Noi siamo entrati per voi tra le mura dell' antico Mulino e vogliamo svelarvi qualche dettaglio sulle diverse fasi di lavorazione di questo prodotto siciliano. Il processo di produzione inizia con l'arrivo del grano che viene scaricato e  stoccato nel primo silos. Successivamente viene condotto alla fase di pre pulitura, durante la quale avviene la prima eliminazione degli scarti più grossolani. Successivamente, il grano viene ulteriormente ripulito, lavato e trasferito in un secondo silos all'interno del mulino. Dopo una notte di riposo, il grano pulito e asciutto è pronto per la fase di molitura: viene condotto all'interno del primo laminatoio, all'interno del quale avviene la frangitura, cioè la rottura del chicco di grano. 

Dalla macinazione al prodotto finale

Dopo questa fase, il grano attraverserà ben quattro laminatoi o mulini a cilindro che provvederanno alla macinazione del grano. I laminatoi possiedono tre tipi di cilindri:

• Cilindri di Rottura: con rigature strette che separano l'endosperma dalle scaglie più grandi di crusca, la parte più esterna del chicco di grano;
• Cilindri di Svestimento: con scalanature ancora più strette che permettono la rimozione della crusca più fine
• Cilindri di Rimacina: che rimacinano la semola rimasta.

La semola rimacinata, a questo punto, passa in un macchinario chiamato Plansichter che grazie a movimenti oscillatori e alla presenza di appositi filtri, provvederà ad una ulteriore fase di filtraggio. Infine, la semola passa attraverso l'ultima fase di lavorazione: all'interno delle semolatrici essa viene ulteriormente filtrata prima di essere confezionata. .

E la Crusca?

La crusca, nonostante sia un sottoprodotto del grano, non è di certo un rifiuto: essa ha molteplici utilizzi in campo zootecnico e alimentare. Dopo il passaggio nei laminatoi, la crusca viene condotta in un secondo Plansichter nel quale verrà suddivisa in crusca a scaglia grossa, crusca fine, cruschello e farinaccio. Ogni tipologia di crusca sarà destinata a diversi scopi: la parte più fine viene miscelata ad altri scarti del grano (cruschello e farinaccio) e venduta come alimento molto nutritivo per animali da cortile come galline, maiali e polli, mentre quella più grossolana sarà  destinata all'alimentazione di ruminanti come cavalli, capre e vitelli.

Oro siciliano in polvere 

La farina di semola rimacinata di Mulini Siciliani, come già sottolineato più volte, viene prodotta esclusivamente con grano siciliano. Dal colore giallo ambrato, questa tipologia di semola conserva invariati i suoi aromi naturali, garantendo una migliore digeribilità rispetto ad altre tipologie di semola. Proprio per queste sue caratteristiche, si rivela perfetta per la produzione di pasta e pane, adattandosi anche alla preparazione di pizza, dolci e biscotti, in unione con tipologie di farina di grano tenero (es. tipo 00 o tipo 0). ​kj kj kj kj kj kj

Qualità e rispetto per l'ambiente

La scelta del grano siciliano non è l'unico elemento che rende unica questa semola rimacinata: essa è totalmente priva di  conservanti e pesticidi. Proprio per questo motivo, se intendete acquistare sul nostro shop questo prodotto di eccellenza, vi consigliamo di far arieggiare spesso il sacchetto, evitando di conservarla in contenitori di vetro, ceramica o plastica.  L'adozione di queste precauzioni eviteranno la formazione dei tipici parassiti della farina (le cosidette tignole)

Il Consorzio

Negli anni Novanta, Vincenza e suo marito Attilio introducono il consorzio all'interno dell'attività. Oltre ad occuparsi della vendita di mangimi a base di sottoprodotti ottenuti dalla lavorazione del grano, sono rivenditori autorizzati della Veronesi, uno dei maggiori mangimifici italiani. Inoltre,  si occupano della rivendita di cereali e legumi, destinati sia alla semina, sia all'alimentazione animale. Infine, il Mulino possiede un intero reparto specializzato nella cura e nella prevenzione delle patologie delle piante, ma anche nell'eliminazione di parassiti dalle stesse, al quale è associata  la vendita di concimi utilizzati in diverse tipologie di colture arboree o orticole.

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