Il Sentiero dei Falchi

Percorrendo la SS 113 nelle vicinanze di Villa Giulia, inizia un percorso naturalistico che si snoda sul crinale della Rocca di Capo Calavà, ricalcando le tracce di quella che in epoca romana era la via Consolare Valeria che, sotto il dominio Aragonese, mutò la sua denominazione in Trazzera Regia, la quale collegava Capo Calavà con Randazzo e Gioiosa Marea con Patti. Il percorso di grande richiamo naturalistico e paesaggistico, si conclude sulla sommità della Rocca di Calavà, dove si trova un’antica torre d’avvistamento. Il percorso è totalmente immerso nella macchia mediterranea comprendente ginestra, erica, felce, asparagi selvatici, origano, artemisia e molte altre varietà tipiche dell’area nebroidea.

Informazioni generali sull'itinerario

Lunghezza: 4,3 km
Durata: tre ore con sosta ai ruderi di Gioiosa Guardia (Gioiosa Vecchia)
Grado di difficoltà: basso
Partenza e arrivo nello stesso punto
Quota punto di partenza e arrivo: 743 m s.l.m
Quota massima raggiunta: 825 m s.l.m.
Dislivello: 82 m
Coordinate geografiche punto di partenza: Lat. 38°09'12,98” N – Long. 14°55'52,11” E
Pendenza media: 11%; Pendenza massima: 36,5%

Un percorso facile con viste e panorami mozzafiato: a nord le Isole Eolie, a sud i Monti Nebrodi (Rocche del Crasto, Monte Soro) e l'Etna, a ovest la costa sicula fino a Monte Pellegrino, a est il golfo di Patti, Capo Milazzo, i Monti Peloritani e in lontananza i Monti della Calabria.

Lungo il percorso vi accompagnano i falchi (gheppio, poiane, pellegrino) e i corvi imperiali che sfruttano le frequenti e costanti correnti ascensionali per mantenersi in volo stazionario. Nel periodo estivo, quando le giornate sono più lunghe, si consiglia di percorrere il sentiero nelle ore pomeridiane a partire dalle ore 17,00, in modo da evitare le ore più calde e di poter osservare nella parte finale del percorso il tramonto.

Descrizione dell'itinerario

Raggiunta la sommità di Monte Gioiosa, percorrendo le strade provinciali e comunali di Gioiosa Marea si raggiunge la zona di partenza del percorso di trekking. Parcheggiata l'auto in corrispondenza di un piazzale si inizia a percorrere il percorso in senso orario.

Il primo tratto percorre una larga strada sterrata in direzione sud, dopo circa 400 metri si raggiungono gli scavi archeologici e la zona del vecchio convento (attualmente in parte recintati); dopo una breve visita alla zona archeologica si prosegue sempre verso sud dove si incrocia il bivio per la contrada Sorrentini. All'incrocio bisogna proseguire verso destra lungo la strada sterrata che conduce ad un boschetto di castagni. Dopo un ampio curvone si continua fino a raggiungere la reggia trazzera Capo Calavà-Randazzo dove bisogna svoltare a destra (verso nord).

Da qui inizia la parte più interessante poichè si percorre il vecchio percorso che raggiungeva Gioiosa vecchia da sud e poi proseguiva fino a raggiungere la costa in corrispondenza di Capo Calavà. Anticamente chi proveniva dai Nebrodi (Raccuja, Floresta, Randazzo) entrava a Gioiosa Guardia da questa strada. Dopo un breve tratto in pendenza si raggiungono i ruderi meridionali dell'abitato di Gioiosa Guardia, attraversando la vecchia strada principale del paese si raggiunge il piazzale della chiesa. Da qui il panorama è notevole e merita una breve sosta. Se si vuole, si possono esplorare i pochi ruderi che sono rimasti (purtroppo mai nessuno è intervenuto per la salvaguardia della zona per cui a breve se ne perderà ogni traccia) e poi riscendere lungo la trazzera che ci riporta alla zona del parcheggio.

Il nome sentiero dei falchi nasce dal fatto che l’area di Gioiosa Vecchia è un luogo di nidificazione di falchi, in particolare di gheppi, che fanno i loro nidi tra i ruderi più nascosti e lungo le scarpate rocciose che delimitano l’abitato di Gioiosa Guardia. I falchi sono quasi una costante e ti accompagnano lungo il percorso.

Gioiosa Marea, gennaio 2019 Tonino Coletta

Copyright : ProLoco di Gioiosa Marea

Per tutte le info: Pro Loco email

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